1 Gennaio 2015 entrano in vigore alcune importanti novità fiscali. La prima ve ne abbiamo già accennato nel precedente articolo, ed è una buona notizia, l’abbassamento dell’iva sui libri digitali, gli ebook, dal 22% al 4% come già avviene per i libri cartacei, quella che invece adesso vi informiamo fa parte delle brutte notizie, sia per i consumatori che per le stesse aziende.
Si tratta ancora una volta dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto che l’utente pagherà all’azienda non sarà più, come accadeva prima, in base a dove fosse localizzata la società, ma in base al paese di residenza dell’utente stesso.
In parole povere, aumenteranno le tariffe di Skype, giacchè la nota società di voip acquisita da Microsoft non potrà più far pagare ad un utente italiano, l’Iva del Lussemburgo, dove ha sede, che è del 15% ma il 22% dell’iva italiana.
Questa normativa riguarda i rapporti B2C (bussiness to consumer/da azienda a cliente) di tutti i prodotti e/o servizi digitali, quindi dalla vendita di musica, videogiochi, film, app ai servizi come la fornitura di hosting e altri connessi alla rete.
Approfondimenti | Il Sole 24 Ore
sto cercando i miei antenati grazie
Si parla di transizione energetica, di impatti ambientali, di sostenibilità, poi ammettiamo che riempiano l'Italia intera con decine di migliaia…
ci rinuncio.ora e,tutta una confusione.
Buonasera. I siti che ci fornite per informazioni su Imperia purtroppo non sono accessibili. D'altronde cerco anche come raggiungere un…
Buongiorno. il mio codice IBAN non è cambiato, potete pertanto accreditare il TFS a me spettante usando lo esso con…