Così in un supermercato o in un ipermercato si possono acquistare prodotti con:
- IVA super agevolata al 4% (fascia B latte fresco, burro, mais, margarina, formaggi, latticini, pane e derivati, legumi, ortaggi, frutta, riso, farine, olio di oliva, oli vegetali, margarina, pomodori pelati, patate fresche …),
- IVA al 5% (rosmarino, basilico e salvia),
- IVA agevolata al 10% (fascia C: yogurt, sughi pronti, scatolame, carne, pollo, salumi, patate surgelate, pesce, dadi per brodo, marmellate, miele, minestre, omogeneizzati, uova, tè, piante, prodotti da pasticceria, biscotti, merendine …).
Tutto il resto con IVA ordinaria al 22% (fascia E inclusa l’acqua minerale naturale).
Ampliando il discorso l’iva ridotta al 10% è applicata anche per le bollette di luce, gas e acqua, per gli alberghi ma anche per biglietti di spettacoli teatrali, cinematografici, circhi, concerti e altri eventi nonché per i farmaci mentre l’aliquota minima al 4% è applicata anche per l’acquisto della prima casa (dove bisognerà risiedere) parcheggi, giornali, libri ed ebook.
Esistono anche alcune categorie che sono essenti da IVA tra cui: prestazioni sanitarie, attività educative e culturali, giochi e scommesse e operazioni in oro.
La formula per scorporare l’IVA, ottenendo così l’imponibile, ovvero il valore del prodotto senza IVA, è:
A2/1,22 per l’iva al 22%
A2/1,10 per l’iva al 10%
A2/1,04 per l’iva al 4%
Sostituire A2 con la cella dove è presente il valore dal quale scorporare l’IVA.
Ecco tre esempi alimentari per comprendere quanto “pesi” l’iva sulla spesa.
Prodotto | Valore IVA Inclusa |
% IVA |
Valore Senza IVA |
€ IVA |
Latte fresco | 1,49 € | 4% | 1,43 € | 0,06 € |
Gran pesto | 1,50 € | 10% | 1,36 € | 0,14 € |
Nettare pesca | 1,35 € | 22% | 1,11 € | 0,24 € |
Su questi prodotti il consumatore paga allo Stato € 0,44 di IVA.