Rapporto tra Rivendita dei Titoli di Stato e Tassi BCE

Il tasso di interesse della Banca Centrale Europea (BCE) è uno degli indicatori economici più importanti in Europa. Quando la BCE decide di aumentare o diminuire i tassi, gli effetti si riflettono immediatamente sui Titoli di Stato emessi dai Paesi dell’Eurozona.

In pratica, i tassi BCE determinano quanto costa prendere denaro in prestito. Se la banca centrale aumenta i tassi, il denaro diventa più “caro” e gli Stati devono offrire rendimenti più alti per attirare investitori sui nuovi titoli. Se invece i tassi diminuiscono, i rendimenti offerti sui nuovi titoli tendono a scendere.


Perché il valore dei titoli già emessi cambia

Il legame tra tassi di interesse e prezzo dei titoli di Stato è di tipo inverso.
Quando i tassi BCE aumentano, il valore di mercato dei titoli già emessi diminuisce. Questo succede perché i nuovi titoli offrono cedole più alte, mentre quelli vecchi diventano meno appetibili.

Chi possiede un vecchio titolo con rendimento più basso dovrà quindi venderlo a un prezzo inferiore per renderlo competitivo. Al contrario, se la BCE abbassa i tassi, i vecchi titoli diventano più interessanti e il loro prezzo sale.

Questa dinamica è fondamentale per chi vuole rivendere i titoli di Stato prima della scadenza, perché determina la possibilità di ottenere una plusvalenza o una minusvalenza.


Plusvalenze e minusvalenze nella rivendita

Una plusvalenza si realizza quando si vende il titolo a un prezzo più alto di quello di acquisto.
Una minusvalenza, invece, si verifica quando la vendita avviene a un prezzo più basso.

Ad esempio, se acquisti un BTP a 100 e lo rivendi a 95 dopo un aumento dei tassi, realizzi una minusvalenza del 5%. Se invece i tassi scendono e il prezzo sale a 105, ottieni una plusvalenza del 5%.

In sintesi, la decisione della BCE sui tassi di interesse incide direttamente sul valore dei titoli di Stato in circolazione. Chi investe deve quindi considerare l’andamento dei tassi come fattore chiave per pianificare la rivendita e la strategia d’investimento.

Costi

Le plusvalenze vengono tassate per i titoli di Stato al 12,50% mentre per altri prodotti al 26%. Nel caso di minusvalenze è possibile recuperare il credito fiscale nella prossima dichiarazione IRPEF.

Oltre a ciò la rivendita di Titoli di Stato comporta una commissione bancaria.

Riassumendo:

Per i titoli di Stato vanno considerati la ritenuta sugli interessi (cedole) del 12,50%, l’imposta di bollo annua proporzionale dello 0,2%, nell’eventuale di plusvalenza (rivendita anticipata del titolo di Stato che comporta un guadagno) del 12,50% e, invece, per la minusvalenza un credito fiscale da richiedere entro 4 anni dalla vendita. Le commissioni bancarie variano per la compra-vendita e l’eventuale canone per il deposito titoli.

Per conti deposito e offerte Supersmart del Libretto sono soggetti a ritenuta fiscale del 26% e imposta bollo annua proporzionale dello 0,2%. Non ci sono cedole né possibilità di plusvalenze/minusvalenze e generalmente non sono previste commissioni.

Discorso analogo per i buoni con la differenza della tassazione ridotta al 12,50% e l’imposta di bollo annua dello 0,2% evitabile qualora il portafoglio sia inferiore a 5.000 euro.

A questi costi bisogna aggiungere, quello nascosto, dell’inflazione che fa diminuire il potere d’acquisto. L’attuale tasso BCE è del 2%, fonte: Euronews.

Importante! Se tieni il titolo fino a scadenza

Non realizzi né plusvalenza né minusvalenza, perché lo Stato ti rimborsa esattamente il valore nominale (100).
In quel caso l’unica variabile che incide è il potere d’acquisto reale (inflazione).

E sui Conti Deposito?

L’aumento o l’abbassamento dei tassi di interesse BCE si rispecchia anche su altri prodotti finanziari come conti deposito, offerta Deposito Supersmart e buoni fruttiferi. Generalmente a un aumento del tasso BCE sarà maggiore l’interesse offerto dalla banca e viceversa. In ogni caso, con questo tipo di prodotti finanziari a basso rischio non vi è alcuna perdita o guadagno giacché non è possibile la rivendita come per BOT e BTP.

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