Calcolare Potere d’acquisto reale di deposito Supersmart

I depositi Supersmart di Poste Italiane continuano ad attirare l’interesse dei risparmiatori italiani in cerca di sicurezza e rendimenti certi. Nel 2025, il rendimento annuo lordo di questa soluzione è stato pari all’1,50%, che corrisponde a un 1,11% netto dopo la tassazione ordinaria del 26%.

Tuttavia, oltre alle imposte sugli interessi, è necessario considerare anche l’imposta di bollo applicata sui conti deposito, pari allo 0,2% annuo (con un minimo di 1 euro). Questo elemento riduce ulteriormente il rendimento effettivo, incidendo in modo diretto sul capitale investito.

Perché considerare l’inflazione nel calcolo del rendimento

Un aspetto spesso sottovalutato è l’impatto dell’inflazione sul rendimento. Anche se il guadagno nominale può sembrare positivo, l’aumento generale dei prezzi erode il potere d’acquisto del denaro.

Nel 2024, il tasso annuo medio d’inflazione in Italia si è attestato intorno all’1%. Ciò significa che il valore reale del denaro è diminuito di circa l’1% nel corso dell’anno. Di conseguenza, per capire se il deposito Supersmart permette realmente di mantenere o aumentare il potere d’acquisto, bisogna calcolare il rendimento reale.

La formula per calcolare il potere d’acquisto

La formula corretta per calcolare il rendimento reale netto (ossia quanto realmente guadagni al netto dell’inflazione) è la seguente:

dove:

  • r_nominale_netto è il rendimento netto del deposito (dopo tasse e bollo);
  • i è il tasso d’inflazione.

Applicando i dati:

  • rendimento netto dopo tasse = 1,11%
  • imposta di bollo = 0,2%
  • inflazione = 1%

Otteniamo un rendimento netto complessivo di 0,91%, che rapportato all’inflazione dell’1% porta a un rendimento reale di circa -0,10%.

Il potere d’acquisto reale: cosa significa per il risparmiatore

In termini pratici, questo calcolo ci dice che, pur avendo un guadagno nominale, il potere d’acquisto del capitale diminuisce leggermente.

Dopo un anno, i risparmi depositati nel conto Supersmart valgono circa lo 0,1% in meno in termini di beni e servizi acquistabili.

In altre parole, il deposito protegge solo parzialmente dall’inflazione, ma non consente un reale incremento del valore del denaro. È quindi ideale per chi desidera sicurezza e liquidità, ma meno adatto per chi cerca rendimenti reali positivi nel medio-lungo periodo.

Vedere serie storica inflazione Italia ufficiale ISTAT.

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